Anagni

Oltre… la nostra Campania vi è una città dal fascino misterioso e segreto. Anagni, nota come la città dei Papi, per aver dato i natali a quattro pontefici: Innocenzo III, Alessandro IV, Gregorio IX e Bonifacio VIII e per essere stata a lungo residenza e sede papale. In particolare il nome di Anagni è legato alle vicende di papa Bonifacio VIII e all’episodio noto come lo “schiaffo di Anagni”.

La città fu teatro delle lotte tra i Colonna, il re di Francia Filippo il Bello e papa Bonifacio VIII, che qui venne fatto prigioniero e subì il celebre episodio dello “schiaffo di Anagni“.

I motivi che portarono a questo episodio sono legati ad esigenze di cassa, Filippo il Bello voleva tassare i beni ecclesiastici sul suolo francese ma il papa Bonifacio VIII scrisse una serie di bolle contro, in parte disattese e ignorate, in parte bruciate e falsificate dalla cancelleria francese, fino alla bolla di scomunica Unam Sanctam del 18 novembre 1302, che sarebbe stata affissa sulle porte della cattedrale di Anagni la mattina dell’8 settembre 1303.

Per evitare la scomunica, Filippo inviò in Italia Guglielmo de Nogaret con l’appoggio della nobile famiglia romana dei Colonna (nemica acerrima dei Caetani, cui apparteneva il papa), arrivò ad Anagni nella notte tra il 6 e il 7 settembre, con un esercito di un migliaio tra fanti e cavalieri e riuscì a penetrare nella città vincendo in breve le poche difese organizzate dalla guardia. Ben presto Bonifacio si ritrovò solo e rifugiatosi al secondo piano del palazzo, nella Sala degli Scacchi, dove entrato Giacomo Colonna detto Sciarra, avrebbe dato il famoso schiaffo a Bonifacio VIII. Non si hanno notizie certe circa lo svolgimento degli eventi, per cui dello schiaffo di Anagni molti storici hanno in passato (e ancora oggi) dubitato. Ma una cosa nessuno ha mai messo in discussione: l’insulto morale ci fu! Bonifacio VIII venne liberato dopo qualche giorno dagli abitanti di Anagni e portato sotto scorta a Roma, dove morì poco dopo, l’11 ottobre 1303.

Noi visiteremo quei luoghi, visitandoli e assaporando gli avvenimenti intrisi tutt’ora in quelle stanze. Ad arricchire la visita il Duomo che sorge sommità dell’acropoli ed è il risultato di differenti fasi di costruzione: dallo stile romanico a quello gotico. Inoltre la Badia di S. Maria della Gloria e il Palazzo della Ragione.