Parco Vergiliano

Il Parco Vergiliano è situato in una salita alle spalle della Chiesa di Santa Maria di Piedigrotta. Fu risistemato nel 1885, in occasione dell’apertura Galleria delle Quattro Giornate, ma solo intorno al 1930, in occasione del bimillenario delle Celebrazioni Virgiliane, è diventato Parco.  È stato sistemato secondo l’attuale itinerario per volontà del latinista e archeologo Enrico Cocchia, e restaurato e riaperto al pubblico nel 1976 come monumento nazionale.

Il Parco è famoso perché ospita il cenotafio di Virgilio, tradizionalmente ritenuto la tomba del poeta, nonché è presente anche la tomba di Giacomo Leopardi.

Queste opere sono circondate lungo il percorso da un giardino arricchito dalle coltivazioni di piante, arbusti e fiori che sono descritti nelle opere di entrambi i sommi poeti.

Passeggiando più avanti si trova la Crypta Neapolitana, detta anche Grotta di Pozzuoli, imponente galleria d’epoca romana che collega Mergellina con Fuorigrotta (attualmente in fase di restauro).

Lungo il percorso si nota, sulla sinistra, un’edicola in piperno che mostra due lapidi fatte porre nel 1668 dal viceré Pietro Antonio d’Aragona e poco distante la Crypta romana o Grotta di Cocceio. Altro elemento di gran valore antropologico è l’uso della Crypta come luogo di culto di PriapoMitra e la Madonna Odigitria.