Pedamentina

Svolto nelle Rampe…, mi dileguo come inghiottito da una quinta di teatro, ed eccomi nel silenzio e nella vecchiaia di un borgo. Non passa un’anima, c’è vento, foglie secche mi precedono e io le seguo. Da un lato anonime case, dall’altro l’ozioso parapetto; affacciandomi posso riavere uno dei miei passi, immaginarmi sull’erto pezzo di strada inferiore mentre salivo. Napoli è città di rampe, di scalini, di ponti, di trafori, perché è città di memoria“.                                                                                                                                 (Giuseppe Marotta)  

La Pedamentina è un complesso sistema di discese gradinate; con i suoi 414 scalini collega la Certosa di san Martino al corso Vittorio Emanuele. Questa strada fu iniziata nel XIV secolo dagli architetti Tino da Camaino e Francesco de Vito, ma assunse l’aspetto attuale soltanto in seguito; storicamente fu anche usata come mezzo di offesa: più volte venne dotata di sistemi di difesa contro chi intendeva assediare Castel Sant’Elmo.

Oggi rappresenta un’importante testimonianza storica ed urbanistica; essa è inoltre interessante anche da un punto di vista paesaggistico, in quanto costeggia gli orti e i giardini della vicina Certosa, oltre ad offrire pregevoli vedute sul Golfo di Napoli, tutto allietato dalle leggende e dalle storie nere del luogo.

“… chi sale per la prima volta gli scalini… si crede Gulliver nel paese di Lilliput, o un familiare della Corte di Madrid fra i nani di Velasquez“.                                     (Curzio Malaparte)