Petraio

In discesa tra paesaggi mozzafiato, abitazioni al pianterreno, edifici in stile liberty e balconcini fioriti, si racconteranno le serenate, gli aneddoti, le leggende e la storia di questi vicoli e gradinate piene di poesia.

Un Paradiso nascosto tra tufo e abitazioni, nel silenzio ‘del vicolo nel vicolo‘, tra storie tragiche e magia, fatture e poesia, si vivrà un tuffo nel passato, nei luoghi dove salendo le scale le Lavannare del Vomero cantavano: «Jesce sole, jesce sole, nun te fa cchiù suspirà…».

Il termine Petraio non deriva dal nome di una cava di pietre, ma da un luogo dove le piogge alluvionali depositano i ciottoli, in cui i voli madidi di magia racconteranno le storie di Virgilio mago, passando davanti ai bassi di Luigia Sanfelice, poco dopo ne ‘o vicolo nel vicolo: camera di compressione, ci ritroveremo in ‘o Funneco di S. Di Giacomo. Infine, seduti su una panchina con la veduta del Golfo di Napoli, dietro di noi sussurrando un’edicola sacra parlerà di Rocco d’Albuquerque.

Mentre su quei ciottoli un raggio di sole ci regala meraviglie di luce, un sospiro di vento soffia sull’epigrafe in ricordo alle Quattro giornate e ai ragazzi che in questo luogo ci difesero fino alla morte: ‘e figlie do’ Petraio!