Diocesano

Due chiese per un solo museo. Così si presenta ai nostri occhi il bellissimo e prezioso Museo Diocesano di Napoli, un gioiello di storia ed arte vicino Via Duomo.

Ci accoglie nella sua maestosità la seicentesca Donna Regina Nuova, che da subito ci fa respirare quel mondo monastico delle sorelle clarisse che hanno vissuto in quei luoghi, arricchito dai marmi floreali e gli affreschi dell’Assunta, tra cappelle con opere del ‘500 e ‘600.

Pochi passi e dalla sagrestia (divenuta oggi parte della Pinacoteca) e dal Comunichino con il soffitto di Santolo Cirillo si sale al piano superiore.

Su questo piano, che corre lungo il corridoio delle gelosie della chiesa, le sale museali sono allestite seguendo una tematica espositiva prettamente legata all’azione pastorale come il Mistero della Passione, e ritrovarsi poi ai due Cori con affreschi di Luca Giordano e un giovanissimo Francesco Solimena.

Attraverso un altro passetto entriamo in un mondo più tardo e antico, ovvero nella navata di Donna Regina Vecchia, trecentesca e vestita di affreschi angioini.

Di notevole rilevanza il Sepolcro di chi ha finanziato l’ordine e la ricostruzione del santo luogo: Maria d’Ungheria madre di Roberto d’Angiò. Ad arricchire l’immenso patrimonio il coro ligneo sopraelevato con un corredo d’affreschi di scuola Giottesca (e non solo) sui santi e sul Giudizio Universale: un raro inestimabile esempio d’arte meridionale.