Immacolata

Il Santuario dell’Immacolata a Chiaia, detta anche a Vico insieme alla chiesa di Santa Maria in Portico, sono due gioielli della Riviera di Chiaia.

Il Santuario da poco riaperto è di modeste dimensioni, ha un interno coperto da una volte a botte e conserva al suo interno affreschi e tele del pittore Vincenzo Severino, nonché statue ed ornamenti di varie epoche dell’800 in poi.

Reliquie antichissime, reperti di epoca romana ed etrusca raccolti in mare dai pescatori, ossa di santi e una statua di una Madonna particolarmente venerata in tutto il Sud America, oggetto di culto per pellegrini che vengono dal continente latino.

Poco distante S.Maria in Portico più antica risale al 1632 su disegno dell’architetto Nicola Longo, per volere della duchessa di Gravina e di Felice Maria Orsini. Detta “in Portico” in ricordo di quella romana di Santa Maria in Campitelli, dove si venerava un’antichissima immagine della Vergine, dall’ordine dei padri di Lucca.

II complesso conventuale fu preso dal viceré marchese del Carpio nel 1683. L’altare maggiore e la decorazione della chiesa riporta al pieno barocco napoletano, e incornicia la bellissima cona di Domenico Antonio Vaccaro, copia di quella romana.
Tra le tante opere d’arte, tra pitture e sculture, di grande rilievo storico il presepe, opera dell’artista P. Ceraso, caposcuola dei cosiddetti “figurari”, con figure a grandezza naturale, ricoperte di ricche stoffe e adornate alla maniera barocca spagnolesca. Del presepe, realizzato intorno al 1647 e formato da ben 15 figure, ci sono pervenuti solo quattro elementi: il bue, l’asino, il re mago giovane ed il bambino detto della duchessa. Nel 1690 i padri di Santa Maria in Portico decisero di ampliare e rinnovare il presepe, affidandone il compito allo scultore veneto Giacomo Colombo