Ciak… si cammina

La prima ripresa cinematografica è ritenuta essere Roundhay Garden Scene, cortometraggio di 2 secondi, realizzato il 14 ottobre 888 da Louis Aimé Augustin Le Prince. La cinematografia intesa come la proiezione in sala di una pellicola stampata, di fronte ad un pubblico pagante, nasce invece il 28 dicembre 1895, grazie ad un’invenzione dei fratelli Louis e Auguste Lumière. Il cinematografo arriva in Italia un anno dopo ed il 13 Marzo 1896, a Roma, c’è la prima proiezione.

Ma vi siete mai chiesti qual è la prima città ripresa?

Napoli ha anche questo ‘primato‘, quanto i fratelli Lumière scelgono di riprendere il Lungomare di Napoli e il Vesuvio, dopo la celeberrima “Uscita dalla fabbrica” e l’arrivo alla stazione del leggendario “Treno”. Così fotogramma dopo fotogramma, passo dopo passo Vi accompagneremo tra vicoli e piazze della città partenopea nei luoghi dove grandi nomi del cinema italiano e internazionale, registi attori, hanno dipinto un’altra pagina della storia di questo paese.

Un ‘film infinito’ di autori e registi quali Liliana Cavani e Lina WertmullerVittorio De Sica e Roberto Rosselini, PierPaolo Pasolini e Massimo Troisi e tanti altri ancora; e così di attori quali Sofia Loren e Marcello Matroianni, Silvana Mangano, Eduardo De Filippo e il grande Antonio De Curtis, Nino Manfredi e Jack Lemmon, John Turturro e così via.

Questo tour prevede quindi una passeggiata tra luoghi d’arte che sono stati utilizzati nel cinema e attraverso materiale fotografico e video si rivivranno quei momenti, infine per arricchire e impreziosire il percorso si chiuderà presso a Scuola di Cinema a Napoli ASCI con la proiezione di un’opera in presenza de regista.

Sono solo un narratore, e il cinema sembra essere il mio mezzo. Mi piace perché ricrea la vita in movimento, la esalta. Per me è molto più vicino alla creazione miracolosa della vita che, per esempio, un libro, un quadro o la musica. Non è solo una forma d’arte, in realtà è una nuova forma di vita, con i suoi ritmi, cadenze, prospettive e trasparenze. È il mio modo di raccontare una storia. (Federico Fellini)