Villa Minori

La Villa Romana di Minori è una villa romana del I secolo d.c situata presso la baia della Costiera Amalfitana, nel punto in cui il fiume, Regina Minor, sfocia nel mare. Questo tratto di costa, ricca di insenature e porti naturali, era un luogo amato e frequentato dall’aristocrazia romana imperiale che vi ha costruito le proprie residenze, come testimoniano i ritrovamenti di Vietri sul MareAmalfiPositano, e Li Galli.

Le prime informazioni riguardo ad un edificio di epoca romana a Minori risalgono ai “Documenti e Atti della Commissione Archeologica della Provincia del Principato Citeriore”  del 1873-74, in cui L. Stabiano ha scritto sulla scoperta delle “terme romane“.

Nel 1932 un crollo avvenuto durante la ristrutturazione di alcune case nell’area ha portato alla scoperta di una camera sotterranea, appartenente alla villa romana. Gli scavi iniziarono nel 1934, ma alcune zone sono venute alla luce solo nel 1950-54, quando una forte precipitazione colpì la Costiera Amalfitana.

Nel 1956, mentre era in corso un cantiere per la costruzione dell’Hotel Santa Lucia, sono state scoperte nuove aree della villa decorate da dipinti che si conservano nel museo collegato alla villa. La struttura residenziale è visibile solo sul lato più vicino al mare, poiché molte parti dell’edificio sono stati riutilizzate come cantine da nuovi lotti abitativi sorti sul sito della villa. A metà degli anni 1990 è iniziato il restauro dei mosaici che ornavano il triclinio.

La villa fu costruita attorno ad un “viridarium“, giardini romani con una piscina centrale, circondata da un gruppo di edifici e triportico divisi in due gruppi simmetrici da una grande sala centrale. Sulla terrazza, corrispondente al piano superiore, è l’annesso antiquarium che espone reperti di età romana provenienti da altre ville della zona, le quali attestano come Minori in epoca imperiale fosse una rinomata località di soggiorno.