Claudio Scarano

Il lirismo della poesia intrisa di un’anima, che silente parla agli occhi di chi osserva nonché l’espressione di una realizzazione che hai dentro, esplode briosa nella pittura di Claudio Scarano.

Della sua sublime carriera, costellata di premi, il maestro non sfoggia nessuna medaglia ai fortunati che entrano nel suo atelier, ma mostra, nella più assoluta umiltà, le sue creature. Proprio così. Non opere, ma parte del suo vissuto, un pezzo del suo cuore, brani della sua vita, passi di un viaggio che condivide con lo spettatore, che rimane estasiato alla visione dei dipinti. Quando siamo entrati in quel luogo senza tempo e assente di temperatura, forse perché le finestre dell’arte dei vari mondi che dipinge creavano un sospeso intervallo, siamo ritornati bambini: tutti.

A far da capobranco Claudio Scarano che prendeva fiero e sorridente quadri, cornici e tavole, una dietro l’altra, e ci ha portati dentro, oltre le sue emozioni, attraversandole. Ho sentito il fruscio del vento che stuzzicava le foglie degli arbusti e delle palme, il sole che a rimpiattino tra le colonne s’alternava all’ombra, il rumore dei passi sulla neve, lo sgretolarsi del tufo sotto i piedi, l’acqua stagnante e le libellule che ci svolazzavano sopra, la quiete della natura e la poesia dell’anima. Io ero in quell’onirico vissuto.

La capacità “semplice” di stendere pennellate su pennellate, strato su strato, dove i colori aiutano e sublimano gli altri colori, come in natura avviene spontaneamente, così Claudio Scarano pone note su un pentagramma di luci e soprattutto emozioni. Anche l’uso dei pennelli, della tavolozza e del cavalletto a noi sembravano, e sono, estensione del suo corpo.

Il tutto   incorniciato   dalle parole di lui che echeggiavano nell’aria rincorrendo aneddoti e virtuosi ricordi; poi è calato il silenzio quando si è posto davanti alla tela.

Un silenzio che tutti i bambini applicano quando scoprono qualcosa di nuovo o quando si meravigliano del bello della natura, della semplicità delle cose e il pittore non è che colui che ci indica cosa vedere e come vedere. Non possiamo negare che questa forza, adduce alla magia dell’anima, che sai di avere ma non sai come usare. Quest’uomo, che si definisce umile pittore, è capace di farti riflettere con un sorriso sulle labbra, rendendo vero ciò che è dipinto, con la genuinità della natura.

Abbiamo immaginato intorno a noi le urla felici dei bambini che giocano, il rossore di una giovane innamorata davanti al dono dei fiori dell’amato, la fierezza di un padre con la figlia che riesce ad andare da sola sulla bicicletta, una madre che sorride sfornando un dolce preparato per i figli, e credetemi lì non c’era dipinta nessuna di tali figure.

Questa estemporanea esperienza è stata una scarica di adrenalina pura tra natura incontaminata e il bello del sentimento con poesia, e ancora oggi dopo una giornata intensa di lavoro sento che una o più pennellate sono state dipinte anche nel nostro cuore, nel nostro vissuto, nella nostra anima…e credo (concedetemi questa libertà e confidenza) di essere stato per un tratto, una parte di quella polpa di colore usata per quel dipinto di ieri sera, o almeno una nuance di una poesia su tela. Grazie Claudio Scarano.