Correale

Il Museo Correale di Terranova è un museo archeologico, pinacoteca e galleria d’arte di Sorrento e conserva al suo interno una straordinaria collezione di mobili del XVII secolo, dipinti che vanno dal XV al XIX secolo, reperti archeologici e porcellane, soprattutto della scuola di Capodimonte. I fratelli Pompeo e Alfredo Correale, conti di Terranova, rimasti scapoli, scrissero nel testamento che alla loro morte tutte le opere d’arte in loro possesso, accumulate nel corso degli anni dalla famiglia, non andassero perdute e quindi proponevano la creazione di un museo nella loro villa.

Una villa settecentesca, utilizzata come residenza estiva dai conti di Terranova, Villa Correale o Rota che composta di 24 sale su tre piani racconta una storia dal fascino sorrentino nobiliare. Una delle ricchezze del Museo sono gli ambienti dedicati all’archeologia: in uno sono conservati reperti provenienti dalla città e dalla costiera sorrentina, in particolar modo dalle necropoli, e si tratta di ceramiche attiche, oggetti in bronzo di epoca preistorica e marmi greco-romani, tra cui un’ara scolpita con episodi commemorativi dell’inaugurazione del tempio di Vesta sul Palatino.

Al pianoterra si trova una biblioteca, istituita aperta il 10 marzo 1924: raccoglie circa 6000 tra volumi ed opuscoli e quattrocento manoscritti, che partono dal XVII secolo e trattano di letteratura italiana e straniera, botanica, storia sorrentina, medicina, archeologia campana e varie edizioni delle opere di Torquato Tasso, di cui qui si conserva la maschera mortuaria.

Tra i dipinti di grande rilievo opere, realizzate tra il XVI ed il XVII secolo di Andrea Vaccaro, Micco Spadaro, Paolo De Matteis, Giacomo del Pò, Giuseppe Bonito, Salvator Rosa, Belisario Corenzio, Artemisia Gentileschi, Giuseppe Pascaletti e Francesco De Mura; seguono altre sale, di cui una dedicata ai pittori fiamminghi come Peter Paul Rubens, Abel Grimmer, Frans Vervloet e Michiel Sweerts ed una alle porcellane orientali. Ancora nature morte realizzate da artisti quali Giovan Battista Ruoppolo, Tommaso Realfonso, Aniello Ascione, Giovanni Battista Casissa e Gaetano Cusati e la Scuola di Posillipo.

Intorno alla villa si apre un giardino: questo ospita alcuni alberi secolari come una Araucaria excelsea, diverse pianti tropicali ed un boschetto di Camelie japoniche, un vasto agrumeto; ma la delizia è un viale costeggiato da platani che conduce ad una terrazza che si affaccia sul mare, con panorama sul golfo di Napoli.