Manicomio Aversa

L’OPC, ovvero Ospedale Psichiatrico di Criminale di Aversa è una delle tante importanti testimonianze della storia del Sud Italia e della Campania.

Al suo interno dell’attuale sede della casa di reclusione, esiste il Museo Criminologico, un luogo di memoria fatta di oggetti e tante storie di sofferenza e dolore.

L’OPC principia il suo percorso nel 1876, in via sperimentale viene adibito a struttura manicomiale per i detenuti un ex convento del 1558. Ripercorreremo la storia dell’antica struttura cenobitica, fino alla struttura manicomiale di avanguardia, lo studio psicologico, il doloroso letto di contenimento, un piccolo gabinetto anatomico con un corredo “sotto formalina”, un repertorio fotografico degli internati, macchina per l’elettroshock, vari strumenti di coercizione e tanti oggetti lasciati dagli internati.

Soprattutto quelli lasciati dai detenuti famosissimi come la Saponificatrice, la contessa Pia Bellentani rea del “delitto con l’ermellino”, Rina Fort detta la belva di San Gregorio