Assisi

Immergersi nel mondo Medioevale di una delle più magiche città dell’Arte e della Religiosità cristiana come Assisi è un’emozione unica.

Conosciuta per essere la città in cui nacquero, vissero e morirono san Francesco, patrono d’Italia, e santa Chiara. La città di Assisi è situata sul versante nord-occidentale del monte Subasio, sulla Valle Umbra. Essa rappresenta una delle tracce più antiche della presenza umana nel territorio e risalgono al Neolitico. Con i romani nel 295 a.C., in particolare con la battaglia del Sentino, imposero definitivamente il loro dominio anche nell’Italia Centrale. La città umbra ebbe il nome di Asisium e fu monumentalizzata a partire dal II° secolo a.C..

Nell’89 a.C. con il crollo dell’Impero romano anche Assisi conobbe la buia età delle invasioni barbariche e, nel 545, fu saccheggiata dai Goti di Totila. Nel novembre del 1442 Assisi, difesa in quel periodo da Alessandro Sforza, subisce l’assedio delle truppe comandate dal Piccinino e viene pesantemente devastata e saccheggiata. Il 27 ottobre 1987, su invito del papa Giovanni Paolo II, i principali rappresentanti delle religioni del mondo si riunirono ad Assisi per un incontro di preghiera in nome di san Francesco, profeta della pace come lo definì lo stesso pontefice dando inizio allo “spirito di Assisi“.

Per quanto la storia va avanti anche nella cittadina francescana, il tempo sembra si sia fermato con le opere e le costruzioni medioevali. Nel luogo dove si custodisce il corpo di S. Francesco, ovvero la basilica a lui dedicata, siamo circondati dalla sua storia opera di grandi affreschisti tra cui Simone Martini, i Lorenzetti e Cavallini. Così nella chiesa inferiore si uniscono le opere dei grandi Cimabue e Giotto. Dall’altra parte della cittadina invece la chiesa dedicata a Santa Chiara, con la sua tomba con altrettanti autori e il Crocifisso di S. Damiano che parlò al Francescano, passando per la chiesa di S. Pietro e la Cattedrale di S. Rufino. Tra i luoghi civili vi è la Torre comunale con il Tempio di Minerva, nonché la Rocca maggiore con le sue ricostruzioni di abiti, scenari e armi. Infine, non può mancare uno sguardo all’Eremo delle Carceri e il bosco di faggi con le grotte dei frati tra cui Bernardo di Quintavalle. Concludendo, per andare alla Basilica di S. Maria degli Angeli con gli interventi di Jacopo Barozzi da Vignola, per visitare il luogo del Perdono: la Portiuncola, misticismo puro con opere del Perugino.